L'omaggio di Renato Zero a Ennio Morricone ha risuonato in tutta l'Aula Giulio Cesare in Campidoglio dove, nella mattinata del 17 luglio, si è tenuta l'Assemblea Capitolina.

Come già era stato anticipato, l'Auditorium Parco della Musica porterà il nome di Ennio Morricone, recentemente scomparso all'età di 91. La decisione è stata ratificata proprio nel corso della seduta dell'Assemblea Capitolina, che ha approvato il cambio di nome per l'Auditorium. Al Maestro, sarà dedicato anche un toponimo della città di Roma.

La seduta dell'Assemblea si è aperta sulle note di C'Era Una Volta Il West, eseguita dall'Orchestra Santa Cecilia sotto la direzione del Maestro Andrea Morricone, figlio di Ennio.

Immancabile l'intervento di Giuseppe Tornatore, con il quale Ennio Morricone ha collaborato in diversi film ma anche amico. Il suo nome è comparso anche nel necrologio scritto personalmente dal Maestro e nel quale è stato chiamato, amorevolmente, Peppuccio.

Tra gli amici chiamati a ricordare il Maestro scomparso qualche settimana fa, c'è stato anche Renato Zero, già autore di una poesia in romanesco dedicata proprio al compositore - e amico - Ennio Morricone.

"Sono qui per salutare la famiglia Morricone, esempio di una romanità dispersa. Maria è presente in tutte le partiture di Ennio, è lei che lo ha ispirato e lo ha fatto sentire protetto, perché quando si fa musica bisogna essere protetti, la musica vuole la nostra totale disponibilità e non le pantofole o la vestaglia da camera. Dovunque sei, Renato ti amerà sempre, Renato piangerà tutte le volte che ascolterà le tue note e ti prego, non lasciarci".

Il cordoglio per la perdita di Ennio Morricone è stato totale e unanime, e non solo dal mondo della musica. Il Maestro, che si era ritirato dalle scene di recente, ha dedicato una vita alle note ma anche al cinema, rivoluzionando il rapporto tra musica e grande schermo. Celebri le collaborazioni con Giuseppe Tornatore ma anche il Premio Oscar sfumato per The Mission e che aveva fortemente desiderato.

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Carl Brave a Roma e Milano nel 2021, due gradi eventi per recuperare quelli inizialmente attesi per quest'anno e rimandati in seguito all'emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus.

I concerti di Carl Brave previsti per l’1 settembre 2020 a Milano Urban Park e per il 4 settembre 2020 al Roma Sound Festival sono rinviati al 2021.

I concerti riprogrammati si terranno il 20 luglio 2021 all’Urban Park di Milano, presso il Parco Esposizioni Novegro, e il 24 luglio 2021 a Rock in Roma come sempre all’Ippodromo delle Capannelle. I biglietti già acquistati saranno validi per le nuove date. Chi non avesse ancora acquistato i biglietti, potrà comprare quelli per i nuovi appuntamenti del 2021 su TicketOne.

Carl Brave a Roma e Milano nel 2021 si esibirà dopo un anno eccezionale che lo ha visto protagonista sui palchi dei teatri d'Italia. Lo scorso tour ha fatto registrare il tutto esaurito in ogni tappa e, l'estate successiva, Carl Brave si è esibito nei Festival più importanti della penisola tra i quali anche il Rock In Roma.

Carl Brave ha in seguito rilasciato alcuni pezzi inediti: Che Poi, Regina Coeli, Spigoli (già disco d’Oro), scritta con ThaSupreme e Mara Sattei e Fratellì, pezzi che anticipano il nuovo album.

Non mancano i consensi live: il pubblico lo accoglie con entusiasmo in ogni concerto. Parallelamente, Carl Brave ha rilasciato canzoni diventate manifesti per le nuove generazioni e non solo facendo incetta di premi discografici.

L'album Notti Brave è stato certificato Disco di Platino, Polaroid è Doppio Platino, inoltre il cantante vanta ben 9 Platini, 4 Dischi d’Oro e milioni di visualizzazioni per i suoi brani su YouTube con i relativi video ufficiali.

Carl Brave tornerà in concerto a Roma e Milano nel 2021, per due grandi eventi dal vivo.

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Paul McCartney racconta la collaborazione con Ringo Starr per la canzone Beautiful Night: è stato davvero bello tornare in studio insieme per i due ex Beatles.

“Per anni ho detto a Ringo che sarebbe stato bello fare qualcosa, perché non abbiamo mai lavorato molto insieme dopo i Beatles. Una sera Jeff Lynne ha suggerito: "Perché non chiami Ringo?" E ho detto "OK". È successo e basta”.

Con queste parole Paul McCartney racconta il ritorno in studio di registrazione con il suo ex compagno di band e aggiunge:

“Avevo questa canzone, Beautiful Night, che avevo scritto parecchi anni fa. Mi era sempre piaciuta ma sentivo di non avere la versione giusta. Così l’ho tirata fuori quando è arrivato Ringo e subito è stato come ai vecchi tempi. Mi sono reso conto che non lavoravamo insieme da così tanto tempo, ma era davvero bello, come è sempre stato”.

Per i due amici è stato bellissimo lavorare di nuovo insieme, un ritorno ai vecchi tempi particolarmente interessante per entrambi.

Paul McCartney ha pubblicato oggi il suo nuovo Ep per Beautiful Night, brano contenuto nel vecchio album Flaming Pie. Pubblicato per la prima volta nell'ormai lontano 1997, il disco Flaming Pie tornerà in vendita il 31 luglio in nuove edizioni per festeggiarne il grande successo mondiale.

La canzone Beautiful Night è contenuta al suo interno ed è stata realizzata in collaborazione con Ringo Starr; sarà disponibile anche il relativo video ufficiale a breve la cui versione originale è stata realizzata nel 1997.

Beautiful Night anticipa il rilascio di una serie di box celebrativi attesi per il 31 luglio per riportare nei negozi il disco Flaming Pie nell'ambito del progetto Paul McCartney Archive Collection. Flaming Pie ha vinto due Grammy Awards ed è il decimo disco di inediti di Paul McCartney.

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Lady Gaga rilascia il remix di Rain On Me, ultimo singolo contenuto nell'album Chromatica, rilasciato in piena emergenza Covid. La pandemia ha impedito ogni forma di promozione, ma Gaga non si è data per vinta e ha continuato a trainare il disco nel quale si conta anche la presenza di Elton John.

Per dare una nuova spinta all'album, pubblicato il 29 maggio scorso, Lady Gaga ha decido di pubblicare alcuni remix di Rain On Me, ultimo singolo rilasciato con Ariana Grande. I brani sono già disponibili sulle piattaforme di streaming e sono slegati dalla produzione principale che invece conta sulla versione originale del brano.

Secondo indiscrezioni, sarebbe pronto anche il rilascio del nuovo singolo, individuato in Free Woman. Alcuni fan sono però già insorti, dichiarando di preferire Alice, 911 o Babylon. Nel caso di Free Woman sarebbe inoltre complicato pensare a un video che sia efficace e, al contempo, che sia rispettoso delle norme anti-Covid ancora in vigore e soprattutto negli Stati Uniti, fortemente colpiti da Coronavirus.

Il rilascio del disco è avvenuto nel pieno dell'emergenza Coronavirus e dopo un primo slittamento. La prima data era fissata per il mese di aprile, poi annullata a causa della pandemia. L'artista ha comunque deciso di uscire con un nuovo album che aveva già anticipato con il singolo Stupid Love, leakato a qualche ora dal rilascio ufficiale.

Il tour dedicato al nuovo album è stato rimandato, poiché l'emergenza sanitaria non ha consentito l'organizzazione dei grandi eventi. I concerti erano in programma per il solo Nord America, quindi con l'Italia momentaneamente esclusa dai giochi ma che potrebbe rientrare in un nuovo calendario.

Chromatica rappresenta il seguito naturale di Joanne, che aveva rilasciato nel 2016. Lady Gaga ha poi partecipato a A Star Is Born con Bradley Cooper, che ha ritrovato anche sul palco della cerimonia degli Oscar per Shallow, interpretata dal vivo.

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Il nuovo album di Vasco Rossi è ufficiale. La decisione di tornare con una prova sulla lunga distanza è maturata in questi mesi di quarantena e in seguito al rinvio di tutti i concerti che avrebbe dovuto tenere a giugno 2020.

L'idea dell'album era trapelata già da qualche mese, ma la conferma ufficiale arriva nell'ultima intervista resa a Repubblica, in cui rivela di essere già a lavoro per la realizzazione dei brani del disco. L'intenzione del Kom è quella di tenere tutto segreto ancora per un po', tranne che per il primo verso del nuovo singolo che sarà: "Siamo qui, pieni di guai".

Il progetto di Vasco Rossi è in programma per il 2021, ma il primo singolo estratto potrebbe arrivare già nei prossimi mesi, rispettando così la tradizione di questi ultimi anni che lo vedeva tornare in radio in autunno subito dopo il grande tour che storicamente riserva ai mesi estivi.

L'ultimo album di Vasco Rossi, Sono Innocente, risale al 2014 ed è quindi da molti anni che i fan attendono un suo ritorno con un progetto più ampio, anche se il Kom si era trovato perfettamente a suo agio con i singoli, da pubblicare quando ha sentito il bisogno di comunicare qualcosa. Il lockdown ha però fatto cambiare una serie di priorità, spingendo Vasco a rivedere la sua decisione sugli album e farlo tornare in studio per un lavoro lungo.

Prima della chiusura totale, Vasco Rossi era in studio per la realizzazione di un singolo da rilasciare nei prossimi mesi. L'incombere della pandemia ha però interrotto i lavori, con il ritorno in Italia per trascorrere la quarantena nella sua terra. Il Kom era tornato con l'ultimo volo disponibile prima che Donald Trump chiudesse i contratti con l'Europa. I concerti, che si dovevano tenere nel 2020, sono rimandati al 2021 e nelle medesime città già annunciate.

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Se inizialmente doveva essere una risposta a I Can See For Miles degli Who, Helter Skelter dei Beatles è oggi tristemente nota per quel forzato collegamento con la strage di Cielo Drive.

Era la notte tra l'8 e il 9 agosto 1969 quando tre membri della Manson Family, la setta di cui Charles Manson era a capo, entrò nella villa di Cielo Drive di proprietà del regista Roman Polanski e uccise sua moglie Sharon Tate, incinta all'ottavo mese insieme a 4 amici mentre lo stesso regista si trovava a Londra per lavoro.

Le indagini si svolsero su più livelli: in primo luogo la ferocia dei tre sanguinari.

In secondo luogo, però, c'erano quelle scritte impresse con il sangue dai tre assassini, una delle quali era Healter Skelter, chiara storpiatura del titolo Helter Skelter dei Beatles contenuta nel White Album pubblicato appena un anno prima, nel 1968.

Il brano si distingueva per essere uno degli episodi più rock dei Fab Four: Paul McCartney strillava per tutto il brano e gli strumenti viaggiavano su riff devastanti, scanditi dal tocco martellante di Ringo Starr.

Brooks Poston, membro della Family, testimoniò che durante i tanti incontri con Charles Manson quest'ultimo facesse spesso riferimento a due cose: la Bibbia e il White Album dal quale, con associazioni mentali, diceva di captare messaggi che parlavano di una rivoluzione di sangue in cui Helter Skelter decretava l'inizio del caos.

Erano gli anni degli scontri razziali negli Stati Uniti e delle grandi contestazioni studentesche e oggi sappiamo che Helter Skelter dei Beatles, suo malgrado, nacque nel contesto sbagliato. La presenza di quella scritta sulla scena del crimine scatenò teorie sui Beatles e sul satanismo.

Lo stesso Paul McCartney, anni dopo, riferì che lo scivolo cui faceva riferimento il titolo rappresentava il declino di una società, nient'altro. Helter Skelter dei Beatles, oggi, è per molti ancora maledetta.

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Morgan e Vittorio Sgarbi, all'Arena di Verona, terranno una lezione-concerto sui Velvet Underground e non solo. Il contesto è quello del Festival della Bellezza che in questa edizione prende il nome di Arena Agorà e ospiterà 9 giorni di manifestazioni.

Artisti e intellettuali avranno il loro spazio per intrattenere il pubblico sui temi dell'Eros e della Bellezza e lo spettacolo di Morgan e Vittorio Sgarbi all'Arena di Verona racconterà gli anni '60 in cui il pop divenne élite grazie a personaggi come Andy Warhol, Lou Reed. Il focus sarà dunque sui Velvet Underground di cui Reed era fondatore, legati indissolubilmente a Warhol per via della storica copertina di The Velvet Underground & Nico, il disco d'esordio pubblicato il 12 marzo 1967.

Proprio per via dell'opera di Warhol il primo disco è entrato nella memoria collettiva anche col nome di Banana Album. Morgan e Sgarbi, insieme, terranno una lezione-concerto dal titolo Il Velluto Sotterraneo Dell'Eros e parleranno di arte, musica e storia degli anni '60.

Il Festival Della Bellezza porterà sul palco anche altri nomi influenti della musica e della cultura: lo scrittore Alessandro Baricco sarà il protagonista della prima serata e seguiranno Mogol l'11 settembre, Edoardo Bennato il 12, Umberto Galimberti il 15 con Gioele Dix lo stesso giorno e Massimo Cacciari il 16, e tanti altri.

Con The Velvet Underground & Nico e l'eleganza acida di Andy Warhol il pop si cosparse di brillanti e divenne un fenomeno da tappeto rosso, rendendosi un fenomeno estetico oltre al già noto aspetto sociale. Il critico d'arte e l'artista, del resto sono legati da tempo e fu proprio l'opinionista e parlamentare ad aiutare l'ex Bluvertigo quando quest'ultimo si trovò in difficoltà per trovare una dimora.

Lo spettacolo Il Velluto Sotterraneo Dell'Eros di Morgan e Sgarbi all'Arena di Verona andrà in scena domenica 13 settembre alle 21:30 e i biglietti sono disponibili su TicketOne nelle seguenti soluzioni:

Primo Anello - Intero CONGIUNTI € 39
Primo Anello - Intero SINGOLI € 39
Secondo Anello - Intero CONGIUNTI € 27,60
Secondo Anello - Intero SINGOLI € 27,60
Terzo Anello - Intero CONGIUNTI € 18,40
Terzo Anello - Intero SINGOLI € 18,40

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Il nuovo album di Emis Killa e Jake La Furia arriva a settembre. I due rapper hanno deciso di unire le forze per un album che è stato annunciato a sorpresa e che sarà rilasciato a settembre, dopo la pubblicazione del singolo Malandrino che hanno destinato al 24 luglio.

Emis Killa ha già espresso parole di entusiasmo per questa nuova collaborazione sulla lunga distanza, che è arrivata dopo diversi incontri per la realizzazione di singoli. Il rapper di Vimercate è intervenuto sui suoi social per annunciare l'arrivo dell'album e del singolo che aprirà la nuova era discografica a due voci:

"Jake è quello che più mi motivò a provarci. Jake era, ed è, Il mio metro di paragone per migliorarmi. Jake è il rapper preferito dei tuoi rapper preferiti. Jake ha scritto le strofe più belle che io possa ricordare in diciassette anni di sta roba. Jake è Milano. Nonostante la mia ascesa, e il mio diventare “uno del giro”, ho sempre vissuto la sua musica da fan, anche dopo esserci conosciuti ed essere diventati molto amici".

L'ultimo album in studio di Emis Killa è Supereroe, rilasciato nel 2018 e per il quale ha previsto anche una versione estesa. Il suo primo disco risale al 2012, quando ha deciso di pubblicare L'Erba Cattiva. A seguire arriva Mercurio, del 2013, quindi Terza Stagione, che ha riservato al 2016 dopo la prima e unica esperienza come giudice a The Voice Of Italy. Infine, Emis Killa ha pubblicato Supereroe.

Come solista, Jake La Furia è fermo al 2016, anno in cui ha rilasciato l'album Fuori Da Qui. Con Emis Killa, Jake La Furia ha già collaborato nei singoli Di Tutti I Colori, Non è Facile e Fuoco e Benzina, che Killa aveva anche trasformato in un singolo.

L'album congiunto 17 sarà rilasciato a settembre, mentre il singolo apripista - Malandrino - arriva in radio a cominciare dal 24 luglio.

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Per il nuovo tassello del progetto I Love My Radio il rapper e cantautore J-Ax canta 50 Special dei Lùnapop. Non un brano qualsiasi: 50 Special consacrò la band bolognese al successo nazionale. Contenuta nell'album ... Squérez? (1999) è diventata una delle canzoni determinanti del nuovo pop italiano che si affacciava agli anni 2000.

Della band di Cesare Cremonini oggi rimane un solo album e tuttavia 50 Special fa parte della memoria collettiva. Per questo Alessandro Aleotti ha scelto la hit dei Lùnapop per partecipare a I Love My Radio e potremo ascoltare la sua versione lunedì 20 luglio.

Non solo: J-Ax ha rivisitato in chiave rap-rock la popolare hit della ex band di Cesare Cremonini e vi ha aggiunto una barra rappata ancora inedita.

J-Ax canta 50 Special dei Lùnapop ed è l'ottavo artista dei 10 performer che partecipano al progetto unificato I Love My Radio. L'ultimo, in ordine di tempo, è stato Biagio Antonacci con Centro Di Gravità Permanente di Franco Battiato.

L'iniziativa è nata per festeggiare i 45 anni della radio e per questo le varie emittenti aderiscono in modo unificato. All'appello, ora, mancano Jovanotti, Tiziano Ferro e Massimo Ranieri che canteranno in duetto il brano Perdere L'Amore.

I fan potranno votare il loro brano tra i 45 messi a disposizione sul sito ilovemyradio.it, ordinati cronologicamente dal 1975 al 2019 e selezionati dai direttori artisti delle emittenti che aderiscono al progetto. Il fine è quello di trovare la canzone più bella di questi primi 45 anni di trasmissioni radiofoniche.

Chi ha memoria ricorda che il brano dei Lùnapop restò in classifica per circa un anno: dopo l'uscita nel maggio 1999 arrivò nella top ten ad agosto, e diventò disco di platino dopo esser rimasto 5 settimane consecutive nella top 5 dei negozi arrivando a superare le 100mila copie.

Dal momento che J-Ax canta 50 Special dei Lùnapop si rende omaggio a un fenomeno pop al quale ancora oggi tanti artisti fanno riferimento.

Testo

Vespe truccate anni '60
Girano in centro sfiorando i 90
Rosse di fuoco, comincia la danza
Di frecce con dietro attaccata una targa
Dammi una Special, l'estate che avanza
Dammi una Vespa e ti porto in vacanza

Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto ai piedi
Se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi
Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi
Se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi

E la scuola non va
Ma una Vespa, una donna non ho
Ho una Vespa, domenica è già
E una Vespa mi porterà, mi porterà, mi porterà
Fuori città, fuori città, fuori città, ah ah ah ah
Fuori città, fuori città, ah ah ah ah

Esco di fretta dalla mia stanza
A marce ingranate dalla prima alla quarta
Devo fare in fretta devo andare a una festa
Fammi fare un giro prima sulla mia Vespa
Dammi una Special, l'estate che avanza
Dammi una Vespa e ti porto in vacanza

Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto ai piedi
Se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi
Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi
Se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi

E la scuola non va
Ma una Vespa, una donna non ho
Ho una Vespa, domenica è già
E una Vespa mi porterà, mi porterà, mi porterà
Fuori città
(Na na na, na na, na na, na na na)
(Na na na, na na, na na na)
Fuori città
(Na na na na, na na na, na na na na na na)
Fuori città
(Na na na, na na, na na, na na na)
(Na na na, na na, na na na)
(Na na na na, na na na, na na na na na na)

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Le votazioni di Sanremo 2021 vanno verso la rivoluzione totale. Ad avanzare la proposta è Fimi, che richiede un giudizio a senso unico, affidato unicamente ai giornalisti musicali.

La Fimi, nella persona del CEO di Enzo Mazza, è intervenuta sulle colonne di Corriere Della Sera per proporre un'idea di cambiamento nei meccanismi di voto della sala stampa, affidando il solo giudizio ai giornalisti musicali. In questi anni, hanno votato tutti i giornalisti accreditati in sala stampa, quindi esperti di tv, costume, gossip e politica. Per ogni testata accreditata, gli aventi diritto al voto sono due.

Sentito da Andrea Laffranchi, Enzo Mazza ha dichiarato: "Dalla sala stampa dovrebbe emergere un voto tecnico sui brani. Con il meccanismo attuale, invece, hanno diritto di voto anche professionisti e testate che si occupano di tv e costume".

Dario Giovannini di PMI ha già mostrato il suo dissenso via Twitter, in cui ha parlato del peso delle sale stampa che dovrebbe rimanere invariato. Si pone poi il problema della distinzione tra giornalisti musicali e giornalisti non musicali, quindi votanti e non votanti, ma Mazza resta ancora granitico sulla sua posizione: "Mi sembra un non problema. Se un giornalista ha le credenziali è giusto che voti. non va ridimensionato il peso del voto della sala stampa. Anche grazie all’impatto della salast molti progetti sono decollati".

In questi anni, il giudizio delle sale stampa ha fortemente influenzato la classifica finale, talvolta determinando anche il vincitore. Nel caso clamoroso di Mahmood, la vittoria venne stabilita dai voti espressi dalla giuria di qualità (poi soppressa), mentre nella vittoria di Diodato in Fai Rumore era stata decisiva la sala stampa.

Il meccanismo di voto del Festival di Sanremo continua a far discutere, dopo i dissapori creati dalla vittoria di Mahmood che non era stata accolta con il consueto entusiasmo. Si era pensato a una rivoluzione totale delle modalità di voto, prospettiva poi abbandonata in favore della sola soppressione della giuria di qualità.

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Il nuovo album di Vasco Rossi non arriverà prima dell'estate. A chiarire i tempi del rilascio della prossima prova sulla lunga distanza è il diretto interessato, che ha fatto sapere di voler dare priorità ai concerti nei festival che ha rimandato dalla stagione 2020.

L'attesa pubblicazione è quindi in programma per l'autunno, com'è accaduto in questi anni in cui Vasco Rossi si è dedicato ai singoli. Ancora da definire una data, che non arriverà prima di qualche mese, ma è certo il ritorno in studio del rocker di Zocca appena dopo la fine del lockdown.

L'idea di tornare con un nuovo album è arrivata proprio con la pandemia, che ha determinato un rinvio dei concerti in blocco, nel rispetto delle normative anti-Covid che hanno imposto distanziamento sociale e, quindi, impossibilità di creare eventi di grande portata.

Il disco sarà il naturale erede di Sono Innocente, che Vasco ha rilasciato nel 2014. Segue una lunga scia di singoli, nei quali Vasco sembrava aver trovato la sua dimensione ideale, con Se Ti Potessi Dire come ultima uscita in radio. Le premesse erano quelle di un nuovo singolo da rilasciare dopo i concerti da tenersi nei festival. L'incombere della pandemia ha però cambiato i progetti di Vasco, che si è messo a lavorare su un progetto più ampio.

L'estate 2020 è stata un susseguirsi di anniversari, compreso quello di Modena Park, che ha appena spento tre candeline. L'evento è stato festeggiato con uno speciale su Rai1, nel quale Vasco ha concesso una lunga intervista a Giorgio Verdelli, nella quale ha ricordato i momenti più emozionanti del concerto a Modena ma anche i difficili esordi.

I prossimi mesi di Vasco saranno quindi dedicati alla preparazione dei concerti che si terranno nel 2021 e nelle medesime città già annunciate. Si partirà da Milano per concludere il viaggio con la doppia data di Roma al Circo Massimo.

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I Seat Music Awards tornano all'Arena di Verona. Le premiazioni per i migliori singoli e dischi sono confermate, anche se con qualche mese di ritardo dovuto all'emergenza sanitaria ancora in corso.

Lo show sarà diverso da quello al quale siamo abituati ad assistere, ma riconquista il palco dell'Arena di Verona, che è quello storico e rappresentativo della manifestazione.

Diversi saranno anche gli intenti, con un occhio rivolto ai lavoratori dello spettacolo che, in questi mesi, si sono dovuti fermare a causa della pandemia. La manifestazione si svolgerà a loro sostegno, mentre rimane in piedi la medesima liturgia degli anni passati, con l'assegnazione dei premi agli album e ai singoli più venduti.

A condurre la serata saranno ancora Vanessa Incontrada e Carlo Conti, veterani del palco dei Music Awards, ma è anche certo che lo spettacolo si svolgerà nel rispetto delle normative anti-Covid che ancora rimarranno in vigore per alcuni mesi.

Lo show, perciò, perde la collocazione storica del mese di giugno ma conquista settembre, nelle serate del 2 e 5 settembre. Quello pensato per i lavoratori dello spettacolo non sarà solo un supporto ma un aiuto concreto, ottenuto grazie alla collaborazione con Music Innovation Hub. Il ricavato della manifestazione sarà quindi destinato al Fondo per i lavoratori dello spettacolo.

Gli artisti che si alterneranno sul palco saranno oltre 50, tutti uniti dalla volontà di riportare la musica e quel briciolo di normalità che è mancato in tutti questi mesi di grande difficoltà. L'Arena di Verona diventa quindi il simbolo di una ripartenza che tarda ad arrivare.

L'Arena di Verona sarà teatro anche di un altro grande evento, Heroes, che coinvolge una lunga schiera di artisti pronti a far sentire la propria voce in nome della musica. Alcuni di loro sono già scesi in piazza per far sentire la loro voce a supporto dei lavoratori dello spettacolo, da troppo tempo senza risposte certe sul futuro.

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La morte di Chester Bennington è ciò che nel mondo delle rockstar viene ricordata come la scomparsa della voce di una generazione. Suona un po' strano cercare emblemi sociali dopo 40 anni in cui abbiamo salutato con dolore Kurt Cobain, Jim Morrison, Jimi Hendrix, Janis Joplin e tanti altri, perché quando sono nati i Linkin Park vivevamo l'illusione di aver già avuto tanto e questo ci faceva paura.

Dalle prime note inquietanti di Papercut, però, ci siamo accorti che non era così. I Linkin Park hanno fatto irruzione nella nostra vita che era appena scoccato il 2000, un anno di rottura con il quale si chiudevano i meravigliosi e confusi anni '90. Dopo il primo ascolto di Hybrid Theory credevamo di avere a che fare con l'ennesima band nu metal e c'era anche ci considerava i Linkin Park una boyband che aveva scoperto il distorsore.

Chester Bennington non aveva, forse, la figaggine di Nick Carter né i muscoli di Robbie Williams, ma di certo aveva il dolore necessario a tenersi ben lontano dai dancefloor e dai poster dei teenager con l'esplosione ormonale. La sua voce sapeva commuovere e distruggere. Ora ti faceva a pezzi con Faint e Given Up, ora ti distruggeva con Breaking The Habit e In The End e ora ti abbracciava con Numb.

Gridava e sussurrava, Chester, e ci aveva fatto capire che quella rabbia e quel tormento ci mancavano, in quei 2000 in cui tutte le più grandi band maledette avevano già dato il massimo. Il 20 luglio 2017 decise di farla finita e lo fece proprio nel giorno in cui il suo amico e collega Chris Cornell avrebbe compiuto 53 anni. Lo stesso amico e collega che si era tolto la vita due mesi prima.

Sì, la voce dei Linkin Park è stata quella di una generazione, la rockstar che i 2000 meritavano. Dopo la morte di Chester Bennington ci resta il dolore, e anche un po' di sensi di colpa.

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I concerti di Tommaso Paradiso sono rimandati al 2021. L'artista romano aveva già annunciato di dover rinviare il tour in programma per il prossimo autunno, senza che fossero ancora annunciate le date di recupero del tour dedicato al nuovo album, in uscita per la prossima primavera.

Il tour avrebbe dovuto tenersi nei palasport il prossimo autunno, ma il perdurare dell'emergenza sanitaria ha comportato uno slittamento in blocco del tour che sarà recuperato interamente nel 2021 e con le nuove date appena annunciate. I biglietti sono in prevendita su TicketOne e in tutti i canali abilitati alla vendita.

15 aprile 2021, Milano, Mediolanum Forum
18 aprile 2021, Jesolo, PalaInvent
22 aprile 2021, Roma, Palazzo dello Sport
26 aprile 2021, Bologna, Unipol Arena
28 aprile 2021, Firenze, Nelson Mandela Forum
30 aprile 2021, Torino, PalaAlpitour
2 maggio 2021, Napoli, Palapartenope
8 maggio 2021, Reggio Calabria, Palacalafiore
11 maggio 2021, Catania, PalaCatania
TBA, Bari, Palaflorio

I concerti sono stati pensati per supportare il nuovo album di inediti di Tommaso Paradiso che arriverà la prossima primavera. Con il tour è stato rimandato anche l'album, che Tommaso Paradiso ha deciso di destinare ai prossimi mesi.

Si tratterà del primo album di inediti che l'artista romano rilascerà a una sola voce, dopo l'addio ai Thegiornalisti avvenuto in maniera fulminea e dopo il grande evento al Circo Massimo che hanno tenuto a settembre scorso. Il progetto del gruppo avrebbe dovuto continuare con un altro leader, ma dopo i primi dissapori tra band ed ex frontman non si è più parlato del futuro dei Thegiornalisti.

Tommaso Paradiso ha iniziato la carriera da solista immediatamente e con il rilascio di un nuovo singolo, Non Avere Paura, che è diventato anche la colonna sonora della serie tv Baby 2 di Netflix. Successivamente, ha rilasciato I Nostri Anni e Ma Lo Vuoi Capire? I tre brani faranno parte del nuovo album che sarà presentato nel tour in programma da aprile, con la prima data al Mediolanum Forum di Assago.

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Un grande sole dal buco nero illumina, si fa per dire, il compleanno di Chris Cornell che oggi avrebbe compiuto 56 anni. Ciò non accade, almeno non sulla Terra, perché esiste ancora un mondo in cui la voce dei Soundgarden, degli Audioslave e dei Temple Of The Dog non si è mai spenta.

È quello dell'arte, il cui fuoco giace nel letto del fiume di dolore insieme ai cadaveri dei suoi figli maledetti, come recitavano i Timoria nell'album Eta Beta (1997). Nato a Seattle il 20 luglio 1964, Chris Cornell è sempre nella rosa degli artisti che hanno cantato il grande smarrimento degli anni '90, diventando una vera e propria bandiera.

Con i Soundgarden ha messo il suo personale tassello nella discografia del grunge, lo stile legato indissolubilmente a Nirvana, Pearl Jam, Silverchair, Alice In Chains, Smashing Pumpkins e Melvins e ancora oggi Black Hole Sun è un manifesto di quegli anni.

Nell'esperienza con gli Audioslave aveva confermato, ancora una volta, la forza del suo canto. Un canto per il quale Chris aveva scelto di farla finita, quel tragico 18 maggio 2017, quando da una stanza d'albergo di Detroit aveva salutato sua moglie per un'ultima volta e il mondo intero.

Nel giorno del compleanno di Chris Cornell, il 20 luglio 2017, si tolse la vita Chester Bennington e si spegneva un'altra voce di generazionale. Oggi, mentre passeggiamo tra i ricordi del nostro camposanto dell'arte, arrivano anche parole piene di amore.

Il compleanno di Chris Cornell viene ricordato da sua moglie Vicky in un tweet dedicato a suo marito. Vicky non si scioglie in lacrime, non cita un suo verso e non pubblica vecchie istantanee: la vedova Cornell usa le note di Patience e ricorda suo marito per il suo sorriso, capace di farle battere il cuore come la prima volta in cui si incontrarono. C'è ancora tanto amore, nel giorno del compleanno di Chris Cornell.

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Il concerto dei Kiss all'Arena di Verona è fissato per il 2021. La band di Gene Simmons avrebbe dovuto tenere il suo live italiano il 23 luglio prossimo, ma l'emergenza sanitaria ancora in corso ha comportato uno slittamento del live che è stato fissato per il 12 luglio 2021.

I biglietti già acquistati per la data del 23 luglio rimarranno validi per la nuova data, mentre per coloro che non potranno prendere parte all'evento rimane valida la formula del rimborso che sarà concesso tramite voucher. Il buono è spendibile per i 18 mesi successivi all'emissione e in tutta la piattaforma, purché si scelgano eventi organizzati dallo stesso partner.

I Kiss si sono già detti pronti alla ripresa dei concerti, con la definizione del calendario del nuovo tour che toccherà anche l'Italia nel corso della prossima stagione.

Il gruppo di Gene Simmons sarà quindi complice della ripartenza dell'Arena di Verona piegata, quest'anno, dall'emergenza Covid. L'appuntamento è ancora per l'estate e ancora una volta all'anfiteatro scaligero. Dice Simmons: "Non vediamo l’ora che questa pandemia finisca e che tutti siano al sicuro! Suoneremo per tutti voi e per noi! Ci vediamo in Europa".

Il End Of The Road World Tour era iniziato nel 2019, dopo oltre 45 anni di carriera. Gene Simmons e Paul Stanley sono tornati a esibirsi in tutto il mondo attraverso una lunga serie di show sold out. Il loro ritorno in Italia era stato gradito dai fan che da tempo attendevano un loro ritorno.

A proposito del tour, i Kiss avevano dichiarato:

"Tutto quello che abbiamo costruito e conquistato nelle scorse quattro decadi non sarebbe stato possibile senza i milioni di persone nel mondo che ci seguono e sono venute a vederci nei club, nelle arene e negli stadi durante tutti questi anni. Questa sarà l’ultima celebrazione per tutti coloro che ci hanno già visto e l’ultima occasione per quelli che non lo hanno ancora fatto. Stiamo per salutarvi con il nostro tour d’addio e il più grande show di tutti i tempi. Ce ne andiamo esattamente come siamo arrivati: senza rimpianti e inarrestabili!".

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Il compleanno di Carlos Santana batte il numero 73, e in così tante primavere il chitarrista più autorevole del rock latino ha percorso tante strade. Lo abbiamo visto incendiare Woodstock il 16 agosto 1969, quando con Soul Sacrifice scrisse uno dei capitoli più importanti del rock psichedelico grazie a quell'assolo infinito.

Lo abbiamo visto distruggere i dancefloor con Corazon Espinado, quel featuring con Fernando Fher Olvera dei Manà e ancora oggi, Santana, fa decollare i sensi con Africa Speaks (2019), che non suona affatto come l'opera di un vecchio artista che cerca di riconciliarsi con se stesso.

Probabilmente Santana deve tutto al sangue artistico della sua famiglia: il padre José era un violinista mariachi e suo nonno Antonino suonava il corno francese. Certamente, però, quando non aveva ancora 20 anni e aiutava la famiglia facendo il lavapiatti aveva ben chiaro quale fosse il suo sogno: tra una spruzzata di detersivo e un grembiule sporco Carlos, già chitarrista autodidatta, visitava di nascosto il Bill Graham's Filmore Auditorium dove si esibivano, tra gli altri, Muddy Waters e i Grateful Dead.

Nel 1966 entrò nella neonata formazione di Tom Frazier e iniziò la leggenda. Rampa di lancio fu quell'esibizione a Woodstock che oggi lo affianca, e con merito, a Jimi Hendrix e a tutti gli artisti che hanno scritto la storia della psichedelia.

La sua capacità è coniugare la sensualità e il calore latino con il rock e i suoi virtuosismi, e nonostante non sia sempre contemplato tra i migliori chitarristi del mondo resta un altissimo esempio di versatilità e sapienza.

Negli anni ha accarezzato il pop, il free jazz, il rock, la salsa e la fusion senza mai sbagliare un colpo. Lo ha fatto con Supernatural (1999), una sorta di corso di aggiornamento sulla sua carriera rivolto alle nuove generazioni.

Il compleanno di Carlos Santana è una festa del rock latino, proprio così, perché quando un artista riesce a sdoganare un genere circoscritto in un territorio allora è il caso di parlare di una leggenda.

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Quando Appetite For Destruction dei Guns N' Roses uscì nei negozi la reazione fu fiacca e impertinente. Axl Rose aveva fondato la band solamente due anni prima e quello della nuova formazione nata a Los Angeles era un difficile compito: farsi spazio in una scena dominata dal glam rock ma che ancora subiva il fascino del punk, senza dimenticare i canoni dettati dall'hard rock nel suo percorso di emancipazione da tutti gli altri stili della musica del diavolo.

Era il 21 luglio 1987 e c'erano già i Mötley Crüe, gli Aerosmith e quei bravi ragazzi dei Bon Jovi - calma, parliamo della scena mainstream - in un mondo che il maestro Steve Harris degli Iron Maiden, forse nei panni di un boomer un po' precoce, schifava chiamandolo "happy metal". Non solo.

Il mondo aveva perso i Sex Pistols e aveva accolto, non senza fatica, l'ondata post punk.

In tutto questo i Guns N' Roses proposero il primo album, quell'Appetite For Destruction che si presentava eloquente già dal titolo e che rispondeva all'illusione reaganiana di una ripartenza farlocca, demagogica e che non si traduceva nei fatti.

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Welcome To The Jungle, Paradise City e Sweet Child O' Mine sono ancora oggi i brani più richiesti sul palco, anche se prima di ottenere il successo meritato passò del tempo. La scena, fortemente caldeggiata da Rolling Stones e Aerosmith, non era pronta a quello strano crossover tra rock'n'roll e heavy metal.

Appetite For Destruction dei Guns N' Roses, superate le diffidenze iniziali, è arrivato a vendere 30 milioni di copie in tutto il mondo: nato dalle sessioni frenetiche fortemente volute dal produttore Mike Clink - che rischiò grosso puntando 75mila dollari su una band sconosciuta - si tradusse in spettacoli in cui la furia di Axl e Slash, sul palco, convinse così tanto il pubblico da diventare la nascita di una leggenda.

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I concerti di Alberto Urso nel 2021 sono finalmente ufficiali. Il giovane artista e vincitore di Amici di Maria De Filippi tornerà sul palco nel corso della prossima annata dopo che i live sono stati rimandati a causa dell'emergenza Coronavirus. Al calendario, si aggiunge anche la data di Taormina, che sarà recuperata il 24 luglio 2021.

10 maggio 2021 - Teatro degli Arcimboldi – MILANO (recupero del 12 maggio e successivamente del 2 ottobre)
18 maggio 2021 – Sala Sinopoli, Auditorium Parco della Musica – ROMA (recupero del 18 maggio e successivamente del 27 settembre)
24 luglio 2021 - Teatro Antico – TAORMINA (recupero del 24 luglio)

Alberto Urso viene dalla recente partecipazione al Festival di Sanremo, nel quale ha preso parte con il brano Il Sole Ad Est. Solo qualche mese prima, il giovane artista ha vinto Amici di Maria De Filippi, battendo l'amica Giordana Angi in finale.

Solo è l'album che ha rilasciato in occasione della partecipazione al talent e nel quale si conta anche l'intervento di Giordana Angi come autrice. Il secondo album, Il Sole Ad Est, è uscito qualche mese dopo il disco di debutto che l'ha definitivamente lanciato nel mondo della musica.

Appena dopo la vittoria ad Amici di Maria De Filippi, Alberto Urso ha partecipato ad Amici Celebrities come coach, ancora insieme a Giordana Angi, quindi ad Amici Speciali, con il quale sono andati a supportare la Protezione Civile, in prima linea nella lotta al Coronavirus.

La sua ultima prova è rappresentata dal remix del brano Quando, Quando Quando di Tony Renis, che ha interpretato con la partecipazione di J-Ax. Il brano è stato presentato durante una delle puntate di Amici Speciali, per poi finire in radio nei giorni successivi.

Alberto Urso è anche una vecchia conoscenza della tv. Da bambino, aveva partecipato al programma Ti Lascio Una Canzone di Antonella Clerici, che ha ritrovato nel corso di una delle puntate del serale come giudice della commissione esterna.

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Con un repentino cambio di piano, quasi da barzelletta, il nuovo album di Kanye West ha ufficialmente una data d'uscita e una tracklist, ma un nuovo titolo. Quando era uscito Wash Us In The Blood con un featuring di Travis Scott, Ye aveva annunciato che il singolo avrebbe fatto parte di God's Country, nuovo disco sul filone religioso come era già avvenuto con Jesus Is King.

Il nuovo album di Kanye West

All'ultimo momento, però, il rapper ha cambiato il titolo da God's Country a Donda e ha anche annunciato la data di uscita e ha reso pubblica la tracklist. Parliamo di barzelletta - ma si scherza, dai - perché Wash Us In The Blood non è incluso nel nuovo disco, bensì troviamo quella New Body registrata nel 2018 insieme a Nicki Minaj e comparsa in rete come bootleg.

Donda, del resto, è anche il singolo dedicato a sua madre Donda West pubblicato il 12 luglio 2020 nel giorno in cui avrebbe compiuto 71 anni. Inevitabilmente Donda sarà anche la title track del nuovo album di Kanye West.

Oggi sappiamo, finalmente, che Donda uscirà venerdì 24 luglio 2020. Lo ha reso noto lo stesso Kanye in un tweet pubblicato nelle ultime ore in cui possiamo vedere anche la tracklist dell'opera.

Tracklist

01 Stay On Em
02 I Know God Breathed On This
03 Off The Grid
04 Keep My Spirit Alive
05 In God's Country
06 God's Country
07 Future Sounds
08 Praise God
09 New Body
10 Space X
11 Donda
12 Lord I Need You

Eppure è d'uopo un po' di scetticismo, specie se consideriamo che questi sono i giorni in cui Kanye West sta facendo sapere al mondo di essere in corsa per la Casa Bianca per le presidenziali di novembre. Sì, sappiamo che le due cose sono scollegate ma dobbiamo ricordare che sabato 18 luglio il rapper aveva condiviso una tracklist, proprio come oggi, per poi immediatamente rimuoverla.

Ecco perché si scomoda lo scetticismo: il nuovo album di Kanye West ha, adesso, una data di pubblicazione, un nome e una tracklist ufficiale, ma i suoi fan sanno bene che San Tommaso ha insegnato questo e altro.

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