
Artisti più scaricati del 2013
Dopo avervi svelato i 10 film più piratati del 2013, vi sveliamo la classifica dei 20 artisti internazionali più scaricati illegamente nel corso dello scorso anno.
A rivelare la classifica terrificante dei 20 cantanti internazionali più piratati del 2013 è stato il portale Musicmetric che ha analizzato i dati di BitTorrent, uno dei programmi più utilizzati nel mondo per scaricare brani musicali illegalmente.
La classifica dei 20 artisti più scaricati illegalmente fa riferimento alla totalità di download non autorizzati nel mondo intero, non esclusivamente alla situazione discografica italiana.
Al primo posto, l’artista più scaricato in assoluto in modo illegale è Bruno Mars con un totale di quasi 6 milioni di brani scaricati. Al secondo posto l’amatissima Rihanna, seguita dai Daft Punk.
La top 5 si chiude con i downalod di Justin Timberlake (quarto posto) e Flo Rida (quinta posizione).
Alla posizione numero 6 Kanye West seguito da Eminem e Jay Z. Drake si trova alla posizione numero 9 e Pitbull chiude la top 10 con oltre di 3 milioni di brani scaricati illegalmente.
Alla posizione numero 11 la boyband più amata degli ultimi anni: i One Direction. Harry Styles, Niall Horan, Liam Payne, Zayn Malik e Louis Tomlinson non sono immuni alla falla dei downalod illegali, con poco meno di 3 milioni di brani scaricati tramite torrent non autorizzato.
Maroon 5 alla posizione numero 12 e Zedd alla numero 13 sono seguiti da Nicki Minaj, Adele e Avicii, la rivelazione dell’anno.
Chiudono la top 20 Davide Guetta, Linkin Park (posizione numero 18) e infine Pharrell Williams e Katy Perry, all’ultimo posto con un totale di poco più di 2 milioni di brani scaricati in via illegale.
La classifica è ancora lunghissima ed è sconvolgente il numero dei brani scaricati illegalmente che ha contribuito ad ingrandine il buco nero degli ammanchi nella discografia.
Un brano digitale costa circa quanto un caffè al bar, a volte anche meno, e dura per tutta la vita, come l’immenso ammanco del 2013 che non consentirà all’industria discografica di effettuare nuovi investimenti su promettenti artisti emergenti, condannati all’oblio.