Laddove lo sfruttamento del binomio diavolo/acqua santa ha sempre molta presa sul pubblico, nemmeno agli americani di Sister Act sarebbe venuto in mente una simile mossa del cavallo. Il dubbio dell’uso strumentale della suora dalla voce d’angelo sorge spontaneo dopo i non brillanti risultati in termini di vendite e di pubblico post vittoria televisiva. Deinde per cui, chi avrebbe parlato di lei se non avesse cantato proprio una canzone di Madonna?Insomma, una bocciatura sonora. Tantomeno i vescovi accettano le spiegazioni di suor Cristina che vorrebbe dare del brano sinonimo della "capacità dell’amore di fare nuove le persone". Nemmeno questo convince della trovata mediatica di lanciare Like a Virgin, perché secondo i prelati l'idea che "si può cantarla rendendola qualcosa di più simile a una preghiera laica che a un brano pop" semplicemente non sta in piedi. "Beata ingenuità" chiosa la nota del Sir. E viene da chiedersi cosa si aspettassero di diverso i vescovi dal momento in cui la vincitrice di The Voice of Italy ha firmato un contratto discografico ed ha accettato di entrare nello showbusiness, con tutte le conseguenze del caso. http://youtu.be/r0e8Uve7cJU
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Suor Cristina in Like a Virgin bocciata dai vescovi: dure critiche all’operazione “furbetta”
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