![Fedez intervista su Chi]()
Ormai non c'è settimana in cui non spunti un'intervista di
Fedez sulla stampa nazionale: che si tratti di settimanali e periodici o perfino del primo quotidiano nazionale,
Il Corriere della Sera, poco importa.
Federico Leonardo Lucia, questo il nome del rapper all'anagrafe, imperversa ovunque in qualità di
coach di X Factor 8 ma soprattutto di artista al
primo posto in classifica in Italia col nuovo album Pop-Hoolista.
Nell'ennesima intervista al settimanale
Chi, che lo aveva già messo
in copertina con la fidanzata Giulia un mese fa, Fedez torna sulle polemiche degli ultimi giorni relative al brano
Non Sono Partito, usato dal Movimento 5 Stelle come inno della manifestazione nazionale che ha riempito il Circo Massimo di Roma dal 10 al 12 ottobre.
Fedez non era presente, ma ha concesso volentieri i diritti del brano per la kermesse grillina. Il suo non è un endorsement, semplicemente la testimonianza di un apprezzamento nei confronti di quella che ritiene l'unica forza di opposizione al duopolio politico Pd-Forza Italia che sta di fatto governando insieme.
Fedez sa benissimo che
nell'era Renzi fare i bastian contrari non è cosa semplice e lo spiega benissimo, con la consueta chiarezza, nell'intervista a
Chi.
La mia musica è analisi e satira sociale. Mi ispira il buon senso. Mi hanno attaccato persino in Parlamento perché ho scritto l’inno del Movimento 5 Stelle. Ma io non faccio scelte 'furbe'. Se mi fossi schierato con Renzi non si sarebbe alzato questo polverone. Nessuno ha detto niente a Jovanotti quando lo ha fatto, ma se io mi espongo per il Movimento vengo accusato di vilipendio. Renzi sembra rappresentare il nuovo, ma in realtà, rappresenta l’ideologia democristiana che di nuovo non ha nulla
Le sue rime taglienti non risparmiano nessuno, nei brani di
Pop-Hoolista disegnano un quadro in cui tutto può diventare bersaglio di satira dissacrante, senza disdegnare la denuncia sociale di drammi come la disoccupazione giovanile, il precariato o la totale inadeguatezza della nostra classe dirigente.
Fedez fa nomi e cognomi, come quelli di Francesco Facchinetti ("
Il mio Paese chiama Facchinetti figlio d'arte" in
Generazione Boh) e
Barbara D'Urso (protagonista del brano
Non c'è due senza trash), perfino il presidente della Repubbilca ("
Napolitano te lo dico con il cuore, o vai a testimoniare oppure passi il testimone" in
Non Sono Partito), ma ci tiene a precisare che non c'è nulla di personale.
Nelle mie canzoni non attacco l'individuo, ma l’istituzione e quello che rappresenta. Anche se la d’Urso si è offesa devo dire che fa il suo lavoro ed è giusto che lo faccia. Se lei fa quel tipo di giornalismo, che per me non è giornalismo, anzi non è niente vuol dire che c’è una domanda. Ma lei rappresenta quella cosa.
La D'Urso, dal canto suo, non se l'è presa più di tanto e ha dichiarato a
Tv Sorrisi e Canzoni che non ha mai pensato di invitare il rapper in uno dei suoi programmi: "
Fedez non verrebbe mai da me? Anche io non sposerei mai George Clooney... ma non me l'ha mai chiesto!".