![Anna Tatangelo e Gigi D'Alessio, diffamazione]()
Anna Tatangelo e Gigi D'Alessio sono stati accusati di diffamazione. La stessa accusa è stata rivolta a
Vanessa Incontrada ed Elenoire Casalegno per aver smentito, durante una delle puntata de Le Iene, delle dichiarazioni rilasciate nel corso di alcune interviste.
L'accusa è stata mossa da
Cairo Editore, la casa editrice guidata da Urbano Cairo e responsabile della pubblicazione delle testate
Nuovo e
Diva e Donna.
Nel mirino sono finite le
dichiarazioni rilasciate da Anna Tatangelo, Gigi D'Alessio, Vanessa Incontrada ed Elenoire Casalegno a Le Iene nel corso di tre puntate trasmesse in televisione tra i mesi di gennaio e febbraio 2013.
All'epoca dei fatti, tutti e quattro i protagonisti avevano già rilasciato delle interviste ai settimanali di Cairo Editore che, successivamente, ha solamente pubblicato quanto emerso dalle chiacchierate con i personaggi citati.
Peccato che poi, intervistati da Le Iene, abbiano tutti ritrattato accusando
Nuovo e
Diva e Donna di aver pubblicato falsità,
dichiarazioni mai rilasciate che non rispecchiano la realtà dei fatti.
Da Cairo Editore è arrivata pronta risposta: le interviste sono tutte custodite negli archivi dei settimanali e della casa editrice, prove che consentono di muovere un'accusa di diffamazione nei confronti delle smentite rilasciate.
I quattro personaggi, rispondendo alle domande del giornalista Filippo Roma, avevano, di fatto, ritrattato quanto dichiarato in precedenza nell'incontro con i giornalisti e i redattori di Cairo Editore, ma non solo: i responsabili delle pubblicazioni sono stati citati esplicitamente e nei loro confronti Vanessa Incontrada ha azzardato un'infelice
"Si dovrebbero vergognare", sostenendo che le interviste menzionate non siano mai state rilasciate.
Cairo Editore ha la coscienza pulita e non ha esitato a trascinare Mediaset in aula. Non solo i quattro protagonisti delle dichiarazioni ma anche i responsabili dei servizi trasmessi e la redazione de Le Iene.
Attualmente è in corso un'inchiesta del gup milanese Sofia Fioretta, che chiarirà quanto accaduto.