![Beyoncé è la celebrità più potente al mondo]()
Queen B. ha battuto tutti: Beyoncé è stata nominata da Forbes la "celebrità più potente dell'anno" nell'annuale classifica stilata dalla rivista. La cantante di
XO, reduce da un 2013 da record tra successi discografici e tour, ha strappato il primo posto alla regina della tv a stelle strisce
Oprah Winfrey.
Una classifica con sei afro-americani nella top 10 della Celebrity 100, che vede
Beyoncé in testa con guadagni stimati in 115 milioni di dollari da giugno 2013 a giugno 2014. Anche il marito
Jay-Z fa parte della topten, con profitti stimati in
60 milioni l'anno.
La rivista classifica le celebrità in ordine di ricchezza e influenza, misurate anche con le apparizioni sui media, il numero di fan, le copertine di giornali e le ricerche su Google. Un conglomerato di variabili che ha dato come esito per il primo posto in classifica quella macchina da guerra che è
Beyoncé.
Merito degli incassi straordinari del mastodontico
Mrs. Carter Show, già dichiarato il tour più redditizio del 2013, oltre che dell'album
Beyoncé che è stato il comback femminile di maggior successo dello scorso anno, nonostante sia stato pubblicato a sorpresa su iTunes solo il 13 di dicembre. E poi le copertine, le campagne pubblicitarie per H&M e Pepsi,
la performance tv al SuperBowl, il
nuovo tour estivo con Jay Z e chi più ne ha più ne metta.
Le 10 celebrità più potenti secondo Forbes, nell'ordine, sono Queen B., LeBron James, Dr Dre,
l'ex primatista Oprah Winfrey (ora solo quarta con 82 milioni di dollari), l'attrice comica Ellen DeGeneres, il rapper Jay Z, Floyd Mayweather, le popstar
Rihanna e Katy Perry (con guadagni rispettivamente di 48 e 40 milioni di dollari) e l'attore Robert Downey Jr.
Nel 2013 erano ben sei i posti in topten occupati da donne, ma solo due delle dieci celebrità più potenti erano afroamericane, ovvero
Oprah e Beyoncé. Quest'anno, invece, sette delle prime otto celebrità più potenti secondo Forbes sono di colore: un fattore considerato molto importante dalla rivista, perché un buon segno per l'emancipazione delle minoranze.